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11/10/2000 A PROPOSITO DI "CHIEDETE I COMPUTER, MA STUDIATE L'ITALIANO" ( così dissero De Mauro e Ciampi) di Emilio Brengio E-MAIL |
Scuole e computer Entro il 2006 ognuno dei dieci milioni di
scolari tedeschi avrà a disposizione un computer.
L'ambizioso piano e' stato annunciato dal ministro
dell'Istruzione Edelgard Bulmahn. (www.itnews.it) |
Il computer serve
solo per giocare? Spesso sui giornali si colgono accenni critici verso l'uso del pc a scuola, si trasferisce a scuola probabilmente l'esperienza dell'uso casalingo. Però più preoccupanti sono le sottovalutazioni ministeriali. Perché mettere in contrapposizione lo studio della lingua italiana con l'uso delle nuove tecnologie? Chi ha mai pensato di mettere in contrapposizione la lavagna, la penna (le vecchie tecnologie) con l'insegnamento di qualunque disciplina? Non solo questo preoccupa. Nei prossimi anni avremo una carenza gravissima di esperti in nuove tecnologie, come si pensa di rimediare? Già ora dovremo chiedere aiuto all'India per avere gli esperti necessari a realizzare i corsi di riconversione previsti per 30.000 laureai del Sud. Quanti dei nostri ragazzi vengono sollecitati ad utilizzare il computer a scuola? Non sono loro a dover chiedere, siamo noi, come paese, ad essere interessati a sollecitarli. Dargli il computer a casa, come si prevede, è ottima cosa, però se l'uso non è richiesto dalla scuola, è assai probabile che lo useranno per giocare, che dovrebbero farci? |
Il computer dentro
tutte le discipline. In tutte le aziende ormai il computer serve, anzi è indispensabile per lavorare. Solo a scuola no. Non solo non sono obbligati a usarlo gli insegnanti, ma neanche realmente sollecitati, se si mette in contrapposizione lo studio con l'uso delle tecnologie. Nel convegno di maggio a Genova sulla didattica della matematica è stato lanciato l'allarme sulla didattica della matematica. Nelle facoltà sono calate paurosamente le iscrizioni. Dovremo importare anche insegnanti di matematica e materie scientifiche, si dice. Allora mi pare che l'invito da fare, più di un paterno invito, sia quello di integrare l'uso delle tecnologie in tutte le discipline, come prima si usava la penna ovunque, ora lo si deve fare con il computer e con la rete. Il governo tedesco vuole dare un computer ad ogni studente, penso a scuola ovviamente e prima ancora, credo, ad ogni insegnante, sempre a scuola, ancora più ovvio. |
Cablare le scuole. Mettere un computer in ogni aula è l'obiettivo minimo da realizzare in uno o due anni, per cominciare. Si può pensare di blindare tutte le porte? Eppure a scuola i computer vengono spesso blindati in laboratori inaccessibili. Chi ne ha 100 sparsi in diversi laboratori no, ma chi ne ha 10 sì. Le aule invece dovrebbero essere tutte collegate, (cablare ogni scuola è l'intervento prioritario, è sufficiente mettere un po' di fili) e se, per vari motivi, non collegate ad internet, almeno ad un server di scuola o di distretto, meglio ancora di una software house, in cui reperire facilmente materiale. Non è pensabile che ogni insegnante debba cercarsi personalmente il software da usare, l'antivirus, ecc. |
Le case editrici in
ritardo
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