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ESPERIENZA IN CLASSE III Ins. Maddalena Conti

MOTIVAZIONE:
La scelta di utilizzare il metodo del PROGETTO RODA per la risoluzione dei problemi, è stata fatta nell'ultimo periodo della classe II, motivata dalle enormi difficoltà che i miei alunni incontravano in tutto il processo dell'apprendere (la classe infatti presenta un elevato numero di bambini in situazione di svantaggio legato a fattori socio-economici-culturali) e che nell'area matematica si evidenziavano soprattutto nel problem-solving, dove la difficoltà di risoluzione si riconosce essere legata a cause varie e complesse quali:
* livello di sviluppo intellettuale dell'alunno
* difficoltà psicologiche
* comprensione del linguaggio verbale e di quello simbolico
* acquisizione incompleta dei concetti riguardanti la successione temporale e la relazione tra i dati..
* acquisizione dei concetti relativi alle 4 operazioni o a questioni aritmetiche specifiche (compravendita, misure ...)
Fin dalla prima classe gli alunni denotavano un codice linguistico ristretto, caratterizzato da rigidità di sintassi e da un uso scarso di possibilità formali per l'organizzazione verbale (uso rigido e limitato di aggettivi e avverbi; scarso uso di proposizioni subordinate per spezzare le categorie dell'argomento principale; uso semplice e ripetitivo di congiunzioni ......)
Tutto ciò è stato causa di enormi difficoltà nella comprensione e proprio in tale direzione si è organizzato il lavoro scolastico e si è utilizzato il problema come strumento di formazione del
promuovendo il ragionamento
pensiero : analizzando/comprendendo il linguaggio
individuando il rapporto tra i dati e la richiesta

L'utilizzo dei Fabigrammi si è rivelato efficace nel favorire:
* lo sviluppo del ragionamento logico attraverso un itinerario che porta dalle esperienze (operazioni) concrete alla capacità di astrazione;
* stimolare la creatività ( libertà nella stesura del testo pur dovendo rispettare la logica)
* aiutare l'alunno incerto e più debole individualizzando l'intervento per un proficuo lavoro di recupero
* comprendere i contributi aritmetici espressi attraverso il linguaggio verbale e il linguaggio simbolico
lingua parlata/scritta
Infatti il linguaggio aritmetico si serve di: grafici
numeri
Per comprendere le relazioni tra i dati di un problema bisogna capire la relazione tra il "tutto" e le "parti" uguali e/o non uguali che lo compongono. Tale metodo abitua il bambino sia a rappresentare in un unico grafico una situazione sia a "costruire" un testo partendo dal grafico stesso approfondendo la comprensione e sviluppando la capacità di ideazione. Si può utilizzare il linguaggio corrente per introdurre il concetto di incognita. Si comprende meglio il rapporto tra i dati e quindi è un aiuto a distinguere tra dati utili e dati inutili. L'impiego del mezzo informatico, infine, si colloca come mediatore, agevolando il superamento dei condizionamenti e delle differenze sociali grazie al suo utilizzo formativo e creativo.



SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE
* Classe con alta presenza di alunni in situazione di svantaggio socio - culturale - economico
* Difficoltà di relazioni interpersonali : disturbi nella sfera emozionale / affettiva
* Difficoltà a riconoscere/ rispettare regole
* Difficoltà di attenzione e di concentrazione
* Scarsa o assente la motivazione ad apprendere
* Linguaggio povero
RISCHI PER L'INSEGNANTE
* sfiducia in sé
* abbassamento della qualità dell'intervento
* disistima nei confronti degli alunni
RIMEDI ADOTTATI
Organizzazione del lavoro finalizzata verso:
* Comprensione del linguaggio parlato/scritto
* Relazione tra bambini e con adulti
* Confronto di opinioni e di sentimenti
* Utilizzo del computer
OSSERVAZIONI A FINE TERZA
La speranza che l'utilizzo di uno strumento come il computer potesse essere stimolante per gli alunni non è stata disattesa. Sono passata gradualmente ad introdurre l'utilizzo del grafico delle parti a fine seconda, ponendo particolare riguardo a non modificare troppo e troppo in fretta il linguaggio utilizzato fino a quel momento, perciò il termine "parte" si è affiancato al termine sottoinsieme per diverso tempo, e solo ad inizio terza ho introdotto il grafico della frazioni. I bambini fin dall'inizio sono stati liberi di scrivere testi "maxi" o "mini" mentre si è stabilita come "regola" il contenuto logico del grafico. Ai bambini è subito piaciuto questo nuovo modo di fare i problemi, poiché permetteva la stesura personale del testo e il momento della lettura agli altri permetteva a tutti di essere protagonisti e nello stesso tempo tutti potevano esercitare un'azione di controllo e di confronto tra i vari testi. Utilissimo si è rivelato il momento dell'impostazione alla lavagna di un problema, preso generalmente da eventi scolastici ( organizzazione di gite, feste ecc.) in cui ogni alunno, anche il più debole, poteva portare il proprio contributo, richiamato comunque ad una responsabilità personale ad una partecipazione attiva e quindi ad una più costante attenzione.

COSTRUZIONE DI PROBLEMI A 2 OPERAZIONI
Quando in un problema standard una domanda è nascosta aumentano notevolmente le difficoltà poiché l'alunno deve scoprire le tappe intermedie e formulare verbalmente la domanda nascosta per ragionare sul testo. Nei problemi inversi il momento della costruzione del testo è un momento di:
* aiuto e verifica della comprensione dei rapporti fra i dati ;
* sviluppo della capacità di ragionamento;
* miglioramento del linguaggio con il corretto uso dei connettivi logici.
Imparare a schematizzare tutte le informazioni aiuta il processo logico, i grafici utilizzati nel PROGETTO RHODA:
* permettono di scoprire più facilmente le relazioni fra i numeri,
* favoriscono il pensiero critico poiché implicano una scelta motivata ,
* portano alla scoperta induttiva di regole costanti,
* guidano alla formulazione di ipotesi da verificare mediante processi aritmetici,
* servono a verificare la comprensione dei termini e a favorire l'acquisizione di un linguaggio specifico.
Inoltre il testo, scritto liberamente, fornisce la possibilità di esprimere in più modi le informazioni senza tuttavia cambiare il significato. Il grafico può servire a visualizzare un procedimento già chiaro nella mente, ma può aiutare a rendere più evidenti i rapporti tra i dati e, quindi, guida alla risoluzione.
METODOLOGIA DI LAVORO

DECODIFICAZIONE DI UN TESTO STRUTTURAZIONE DI UN TESTO

Analisi linguistica del testo: Scelta dell'ambiente: libera/guidata
( comprensione)

Raccolta dei dati Scelta del denominatore dell'insieme:
(di cosa parliamo?)
Individuazione della richiesta: Scelta dell'attributo: come?
(incognita)
Scelta dell'attributo/numero:
(quanti?)
Analisi dei dati Rappresentazione grafica

Schema di ragionamento Schema di ragionamento

Rappresentazione grafica Racconto/storia della situazione

Strategia risolutiva: quale operazione Lettura dei testi: confronto



Secondo le esigenze della vita di classe, si invitano i bambini a costruire il problema sulla base di alcune informazioni e su criteri di scelta individuali, per favorire:
* la progettualità
* la capacità di dividere in sequenze
* la capacità di gestire i dati
* essere protagonista e non solo esecutore (rapporto positivo con il problema)
* attivare le risorse cognitive e di memoria
* procedere con un controllo continuo della situazione
* scrivere un testo proprio per imparare a capire/risolvere testi altrui
* costruire il significato delle operazioni
* dare "valore" al numero che non resta un'entità astratta
Si sceglie inizialmente insieme l'argomento es. una gita, dal gelataio, in cartoleria ecc.; si decide che operazioni vogliamo utilizzare e si preparano poi i grafici relativi alla lavagna,(si possono altrimenti utilizzare schede individuali stampandole dal programma "GRAFICI2"). L'utilizzo di 2 grafici esprime una relazione e un rapporto costante fra i dati. Si guidano poi gli alunni a completarli con le stesse domande che troveranno sui programmi utilizzati al computer.( DIFRA.BAS, D2.BAS, A3P.BAS, DIFRA3.BAS)
Dopo aver completato i grafici si passa al ragionamento, momento in cui si evidenziano ulteriormente i rapporti tra i dati. Si procede quindi alla formulazione orale del testo come lettura di ciò che si è appena fatto ed infine alla sua stesura scritta individuale. Alla fine tutti o alcuni leggono il proprio testo agli altri che sono invitati a prestare particolare attenzione al fine di verificare se nella stesura del testo il compagno ha rispettato la logica del problema e, in caso contrario, ad aiutarlo nella correzione. Questo momento è indispensabile per aiutare l'alunno a sviluppare la capacità di:
* riflettere sul proprio modo di operare
* immedesimarsi in altre persone
* interpretare azioni svolte da altri
* produrre un linguaggio in grado di aderire alle cose e alle azioni
* produrre un pensiero complesso ,cogliendo nessi causali, temporali....
* esprimere il pensiero logico attraverso il linguaggio verbale scritto

La presenza del computer all'interno della classe mi ha dato l'opportunità di un suo utilizzo costante sia come momento gratificante per l'alunno più dotato sia come strumento di stimolo, rafforzamento, acquisizione e controllo nei confronti degli alunni più in difficoltà.

PROGRAMMI UTILIZZATI

Il programma D2.BAS presenta una serie di titoli, dopo la scelta appare una schermata con 2 grafici, ad ogni invio il cursore si posiziona sul dato da completare o trovare, guidando costantemente l'alunno nel suo lavoro. A fianco dei grafici c'è lo spazio per scrivere la storia , alla fine si può stampare tutto il lavoro del bambino.

Il programma "DIFRA3.BAS" permette la scelta di strutturare il problema con le sole parole o anche con i numeri, le domande guidano anche in questo caso il bambino a completare i due grafici, appaiono poi i due schemi che l'alunno deve completare ed infine è il computer stesso a descrivere il problema inventato dall'alunno mettendo in risalto il linguaggio specifico relativo al processo logico seguito e l'espressione aritmetica relativa alla sua risoluzione.

Il programma "GRAFICI2.BAS" presenta la possibilità per l'insegnante di scegliere quale coppia di grafici utilizzare per impostare un problema da far costruire individualmente agli alunni


INS. Marilena Conti
Sc. E. G. Daneo Genova